I sistemi antincendio a gas estinguente, nell’ultimo decennio, da quando si è proceduto alla graduale sostituzione dell’halon 1301, hanno subito una grande evoluzione.
I produttori di sistemi a gas e/o fluido estinguente hanno posto sul mercato numerosi prodotti, ognuno dei quali con caratteristiche diverse e relativi vantaggi e svantaggi, in termini di impatto ambientale, spazi occupati, tempo di permanenza in ambiente durante la scarica, facilità o diffi coltà di realizzazione dell’impianto.
Attualmente sono disponibili due categorie di prodotti:
• Gli alogenati ed assimilati
• I gas inerti, costituiti da argon, azoto, miscele degli stessi, anche addizionate di anidride carbonica.
Entrambe le categorie di gas estinguenti presentano vantaggi e svantaggi, quali ad esempio:
• Gli elevati impatti ambientali per gli alogenati ed assimiliati, oltre alle problematiche, per alcuni di essi, relative al tempo di permanenza dopo la scarica in ambiente presenziato.
• Le elevate pressioni in gioco per i gas inerti, oltre al notevole spazio necessario per alloggiare le bombole di contenimento ed al tempo di scarica di 60 secondi, molto elevato in caso di richiesta di interventi di spegnimento rapido.
Inoltre, entrambe le categorie di prodotti, ad eccezione dell’alo-genato HFC 23, che peraltro ha i più alti valori negativi di effetto serra e di vita media nell’atmosfera, presentano dei margini di sicurezza molto limitati tra la concentrazione di spegnimento richiesta e la concentrazione alla quale non si riscontrano effetti avversi sulle persone. (Acronimo in lingua ingleseNOAEL: No observed effect level)
Ciò signifi ca che anche minime discrepanze difficilmente valutabili tra i dati di progetto e di ingegneria rispetto all’impianto installato potrebbero creare problemi.
La società 3M ha recentemente sviluppato il fluido antincendio NOVEC 1230™, che attualmente è l’unico prodotto che ha tutte le caratteristiche per poter ovviare agli inconvenienti di cui sopra, sia quelli degli alogenati che quelli dei gas
inerti.
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